Eccoci qui, durante uno dei periodi piú difficili per l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Pianificare il futuro é qualcosa di estremamente difficile al momento, e chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono proprio i giovani, quelli che di piani, sogni e aspirazioni ne hanno valigie piene.
Valigie, si. Perché giá prima della pandemia la situazione non era poi cosí rosea per noi, e spesso aggrapparci a queste valigie e a un biglietto solo andata per l’Europa era la nostra unica speranza.
Ma oggi non abbiamo piú nemmeno questo. Viaggiare in tempi di covid-19 non é semplice, se non addirittura “illegale” di tanto in tanto. E non proviamo nemmeno a domandare a qualche azienda nostrana di incrementare le assunzioni giovanili, in un periodo in cui anche i marchi piú forti sono in bilico, sarebbe un rischio troppo grande.
E allora che fare??
A che aggrapparci questa volta?
Ció che ci viene in aiuto, per una volta, é proprio il nostro essere giovani. La giovane etá, che spesso ci é limite per mancata esperienza-professionalitá-sicurezza, non ci riempie le valigie solo di sogni e speranze, ma anche di forza, coraggio, perseveranza, un pizzico abbondante di follia e sfacciataggine quanto basta.
E allora, quando tutto il mondo vi rema contro, voi cambiate corrente e continuate a lavorare su voi stessi e suoi vostri sogni, con quella fiducia cieca che solo l’inesperienza puó portare.
E allora oggi é il tempo di studiare piú forte, lavorare piú duramente, imparare una nuova lingua, fare una nuova ricerca. Continuare a costruire.
Perché noi siamo i giovani, e ce la facciamo.
Perché noi siamo giovanichimere.