Lo staff di giovanichimere ha intervistato Bektha, una giovane attivista europea entusiasta dell’Europa.
Bektha ci parla della sua esperienza nei programmi europei e del ruolo che i giovani possono ricoprire nel prendere decisioni importanti per la comunità sociale.
Particolarmente interessante è il consiglio di Bektha ai giovani che vengono dalle realtà rurali più piccole, come il Molise.
Ecco nel dettaglio cosa abbiamo chiesto a Bektha:
- min. 0.11 = Presentazione di Bektha e descrizione dei programmi europei ai quali ha preso parte finora;
- min. 2.55 = Cosa ti spinge a prendere parte ai programmi dell’U.E. come Interreg Volunteer Youth? Consiglieresti ai giovani di fare lo stesso?
- min. 7.33 = Sei cresciuta a Strasburgo, una città piuttosto grande e che ospita diverse istituzioni europee. Questo non è il caso di tanti giovani che vivono in piccoli paesi, dove mancano i servizi e dove non vengono organizzati dei veri e propri eventi europei. Questo potrebbe portare ad essere demotivati nei confronti dell’Europa che sembra non prendere in considerazione le piccole realtà rurali. Pensi che i luoghi in cui hai vissuto abbiano contribuito allo sviluppo dell’U.E. più facilmente? Infine, hai qualche consiglio per i giovani che vivono in zone rurali, come il Molise?
- min. 30.45 = Sicuramente i programmi europei portano a risultati tangibili. A proposito di questi, qual è l’impatto che le iniziative in ambito europeo hanno sui territori locali e sulla comunità europea nel suo insieme? Ci puoi esporre qualche esempio pratico basato sulle tue impressioni personali?
- min. 37.58 = Hai detto che probabilmente le istituzioni sottovalutano le competenze dei giovani perché non sono realmente abituate al fatto che i giovani possano svolgere un ruolo attivo nel processo decisionale. Secondo la tua esperienza, cosa succede quando i giovani condividono le loro idee? La condivisione a quale tipo di cooperazione può portare?