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On 29 November 2022, in Brussels, Belgium, giovanichimere took part in the 7th Annual Conference of ECIT (European Citizens’ Rights, Involvement and Trust), a public foundation established in 2015 whose main aim is to ‘Piece together Europe’s citizenship’.
The first part of the event was dedicated to the workshop ‘Make European Citizens’, whose central topic was on the European Citizens’ Rights, Involvement and Trust – ECI.
https://europa.eu/citizens-initiative/_it: this is a tool that enables citizens to participate directly and actively in EU policy by proposing new laws. Once an initiative is registered, the organisers have one year to collect a minimum of 1 million signatures from at least one quarter of the member states.
Although the ECI is an instrument that gives optimism and hope, unfortunately just a few European citizens, especially young people, are aware of the existence of this platform.
Despite this, however: Fundraising, coalition building and communication represent the most effective methods to achieve a successful ECI campaign strategy.
Furthermore, in order to be directly involved in the Eu policy, ECI employees have realised the following tools:
–https://citizens-initiative.eu/openeci/ OpenECI: a new platform for online collection of signatures for European initiatives:
–https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/stay-informed/citizens-app: ‘App’ for Android smartphones developed by the ECI Support Centre along with Democracy International, European Citizen Action Service and the Referendum Institute Europe, which informs users about the latest European citizens’ initiatives.
If you are interested in launching a European citizens’ initiative, you are promoting one or you are simply cautious to discuss potential projects, this forum
( https://europa.eu/citizens-initiative-forum/_it) is the tool to get information and practical advice on European citizens related topics.
The platform is managed by the European Citizen Action Service (ECAS) on behalf of and for the European Commission.

Following the workshop, we participated in the plenary debate held by:
-Daniela Vancic, European Programme Manager of Democracy International,
-Martina Rubino, Event Coordinator of the ECIT Annual Conference
-Maite Pagazaurtundúa, Member of the European Parliament
and additional speakers.
The main 3 themes were:
1) Right to education and work for all, in all European state members: democracy must guarantee equality also and especially with the arrival of the Ukrainian population in Europe;
2)Migration: it is seen as an opportunity to fill the gap between EU citizens and third-country nationals. It is a very topical issue that concerns each and every one of us, especially now where we are witnessing a dense flow of migration from Ukraine due to the war.
The European Commission, in this regard, is working to achieve freedom of movement for all and to strengthen political rights related to mobility. It was said to create a real ‘FEELING OF BELONGING’ by trying to be more inclusive towards non-European populations.
3) -Erasmus+ trainings for teachers:
The Education topic is crucial: it was proposed to extend Erasmus+ projects not only to young people but also to teachers, since it is they who support children and facilitate their learning, through their personal culture and empathy. Their work involves a process that focuses on understanding and knowledge in order to build the children’s harmonious development .
During the event, there was a discussion about European civic activism. But what is it? What does it mean?
It means that we, as European citizens, should set ourselves the concrete goal of being able to do something for Europe in the field of public policy, in order to make rights effective, to protect common goods and to support people in weakened conditions: this is a way to make Europe more united.
Are you interested in European initiatives? Don’t miss upcoming events!
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La settima edizione della conferenza annuale dell’ECIT – European citizen’ rights, Involvement and trust
ITA
Il 29 novembre 2022, a Bruxelles, Belgio, si è svolta la settima edizione della Conferenza annuale dell’ECIT (European citizen’ rights, Involvement and trust), una fondazione pubblica istituita nel 2015 il cui scopo principale è quello di “Piece together Europe’s citizenship”.
La prima parte dell’evento è stata dedicata al workshop ”Make European Citizens” il cui tema centrale è stato sull’ECI, “Diritto d’iniziativa dei cittadini europei” https://europa.eu/citizens-initiative/_it, ossia un tool che permette ai cittadini di partecipare direttamente e attivamente alla politica dell’Unione europea, il cui scopo è quello di proporre nuove leggi. Una volta registrata un’iniziativa, gli organizzatori hanno un anno di tempo per raccogliere almeno un milione di firme da almeno un quarto dei paesi membri.
Ad oggi sono pochi i cittadini europei, i giovani soprattutto, che sono a conoscenza dell’esistenza di questo sito web.
Malgrado ciò però: Raccolta di fondi, costruzione di coalizioni e comunicazione rappresentano i metodi più efficaci per raggiungere una strategia della campagna per un’ECI di successo.
Inoltre, per essere direttamente coinvolti nella politica europea, gli organizzatori dell’ICE hanno realizzato i seguenti strumenti:
–https://citizens-initiative.eu/openeci/ OpenECI: una piattaforma per la raccolta di firme online per le iniziative europee:
–https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/stay-informed/citizens-app: ‘App’ per smartphone Android sviluppata dal Centro di supporto dell’ECI insieme a Democracy International, European Citizen Action Service e Referendum Institute Europe, che informa gli utenti sulle ultime iniziative dei cittadini europei.
Se si è davvero interessati a lanciare un’iniziativa per i cittadini europei, se ne sta promuovendo una o si è semplicemente interessati a discutere di potenziali iniziative, questo forum fa per voi:
( https://europa.eu/citizens-initiative-forum/_it )è uno spazio per ottenere informazioni e consigli pratici sul diritto d’iniziativa dei cittadini europei e discutere di temi correlati.
La piattaforma è gestita dall’European Citizen Action Service (ECAS) a nome e per conto della Commissione europea.

A seguito del workshop, abbiamo partecipato al dibattito plenario tenuto da:
-Daniela Vancic, Responsabile del programma europeo di Democracy International,
-Martina Rubino, Coordinatrice dell’evento della Conferenza annuale ECIT
-Maite Pagazaurtundúa, membro del Parlamento europeo.
e da ulteriori relatori.
3 le principali tematiche affrontate:
1) Diritto all’istruzione e al lavoro a tutti, in tutti gli stati membri europei: la democrazia deve garantire uguaglianza anche e soprattutto con l’arrivo della popolazione ucraina in Europa;
2)Migrazione: vista come un’opportunità per colmare il divario tra i cittadini dell’UE e i cittadini di Paesi terzi. è un tema molto attuale e che riguarda ognuno di noi, soprattutto poiché stiamo assistendo ad un forte flusso migratorio dall’Ucraina dovuto alla guerra.
La commissione europea, a tal proposito, sta lavorando per ottenere la libertà di circolazione per tutti e un miglioramento dei diritti politici legati alla mobilità. Si è parlato di creare un vero e proprio “FEELING OF BELONGING”, ossia, cercare di essere cittadini più inclusivi nei confronti delle popolazioni extraeuropee.
3) -Erasmus+ trainings for teachers:
Di fondamentale importanza il tema relativo all’istruzione: è stata proposta l’idea di ampliare i progetti erasmus+ proponendoli non solo ai giovani ma anche e soprattutto agli insegnanti poiché sono loro che danno supporto ai bambini e facilitano, tramite la propria cultura personale e l’empatia, l’apprendimento. Il loro lavoro prevede un processo che si incentra su comprensione e conoscenza in modo da costruire lo sviluppo armonico dei ragazzi.
Durante l’evento si è discusso molto dell’attivismo civico europeo. Ma cos’è? Cosa significa?
Significa che noi cittadini europei dovremmo porci l’obiettivo di realizzare qualcosa di concreto per l’Europa nell’ambito delle politiche pubbliche, al fine di rendere effettivi diritti, tutelare beni comuni e sostenere soggetti in condizioni di debolezza: un modo per rendere l’Europa più unita.
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