Sono tante le attività a cui abbiamo preso parte nel 2022 … ecco un video che le sintetizza e che mostra le parti più importanti!
Siamo Partner dell’Associazione Italiana “Giovani per l’UNESCO”. In collaborazione con gli Sportelli Linguistici di Montecilfone abbiamo preso parte al “Progetto nazionale EDU” il cui obiettivo era parlare dell’inclusione sociale attraverso le minoranze linguistiche. Il Progetto è stato organizzato con l’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi.
Sempre con lo stesso istituto, abbiamo organizzato un workshop online con il Parlamento Europeo attraverso il quale gli studenti delle classi terza, quarta e quinta superiore hanno potuto interagire e parlare con alcuni membri del P.E., delle loro funzioni e degli scopi che l’Europa persegue.
Da settembre 2022 abbiamo dato il via ai Progetti Erasmus +. Lugo (Spagna) ci ha aperto le porte con i suoi 2 scambi interculturali:
“Animal Voices of Europe” dal 17 al 24 Settembre : discussione e scambio di idee sul benessere animale;
“Green Voices of Europe” dal 02 al 10 Dicembre : ricerca e comunicazione per contrastare il cambiamento climatico e capire come sconfiggerlo.
Gli scambi interculturali hanno lo scopo di discutere su un tema comune ad ogni stato europeo, partecipante al progetto Erasmus +, e quindi a tutta l’Europa. I giorni trascorsi a Lugo sono stati ricchi di nuove esperienze, nuove amicizie, nuove conoscenze! I nostri ragazzi hanno raggiunto l’Oceano Atlantico, si sono avventurati nei boschi della Galizia, hanno cucinato insieme per la serata interculturale (evento nel quale ognuno porta qualcosa di tipico del proprio paese), si sono scambiati idee, proposte, curiosità! Lo scambio si conclude con l’Hackaton Day ossia una intera giornata nella quale i nostri partecipanti hanno lavorato duramente per esporre un progetto finale, riguardante il tema dello scambio.
Ultimo ma non ultimo, il Training Course “Against Hate!” svoltosi dal 10 al 18 Dicembre a Berlino per parlare di come riconoscere e affrontare il cyberbullismo.
On 29 November 2022, in Brussels, Belgium, giovanichimere took part in the 7th Annual Conference of ECIT (European Citizens’ Rights, Involvement and Trust), a public foundation established in 2015 whose main aim is to ‘Piece together Europe’s citizenship’.
The first part of the event was dedicated to the workshop ‘Make European Citizens’, whose central topic was on the European Citizens’ Rights, Involvement and Trust – ECI.
https://europa.eu/citizens-initiative/_it: this is a tool that enables citizens to participate directly and actively in EU policy by proposing new laws. Once an initiative is registered, the organisers have one year to collect a minimum of 1 million signatures from at least one quarter of the member states.
Although the ECI is an instrument that gives optimism and hope, unfortunately just a few European citizens, especially young people, are aware of the existence of this platform.
Despite this, however: Fundraising, coalition building and communication represent the most effective methods to achieve a successful ECI campaign strategy.
Furthermore, in order to be directly involved in the Eu policy, ECI employees have realised the following tools:
–https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/stay-informed/citizens-app: ‘App’ for Android smartphones developed by the ECI Support Centre along with Democracy International, European Citizen Action Service and the Referendum Institute Europe, which informs users about the latest European citizens’ initiatives.
If you are interested in launching a European citizens’ initiative, you are promoting one or you are simply cautious to discuss potential projects, this forum
The platform is managed by the European Citizen Action Service (ECAS) on behalf of and for the European Commission.
Following the workshop, we participated in the plenary debate held by:
-Daniela Vancic, European Programme Manager of Democracy International,
-Martina Rubino, Event Coordinator of the ECIT Annual Conference
-Maite Pagazaurtundúa, Member of the European Parliament
and additional speakers.
The main 3 themes were:
1) Right to education and work for all, in all European state members: democracy must guarantee equality also and especially with the arrival of the Ukrainian population in Europe;
2)Migration: it is seen as an opportunity to fill the gap between EU citizens and third-country nationals. It is a very topical issue that concerns each and every one of us, especially now where we are witnessing a dense flow of migration from Ukraine due to the war.
The European Commission, in this regard, is working to achieve freedom of movement for all and to strengthen political rights related to mobility. It was said to create a real ‘FEELING OF BELONGING’ by trying to be more inclusive towards non-European populations.
3) -Erasmus+ trainings for teachers:
The Education topic is crucial: it was proposed to extend Erasmus+ projects not only to young people but also to teachers, since it is they who support children and facilitate their learning, through their personal culture and empathy. Their work involves a process that focuses on understanding and knowledge in order to build the children’s harmonious development .
During the event, there was a discussion about European civic activism. But what is it? What does it mean?
It means that we, as European citizens, should set ourselves the concrete goal of being able to do something for Europe in the field of public policy, in order to make rights effective, to protect common goods and to support people in weakened conditions: this is a way to make Europe more united.
Are you interested in European initiatives? Don’t miss upcoming events!
You can follow us on our website and on the main social networks and contact us for more information!
La settima edizione della conferenza annuale dell’ECIT – European citizen’ rights, Involvement and trust
ITA
Il 29 novembre 2022, a Bruxelles, Belgio, si è svolta la settima edizione della Conferenza annuale dell’ECIT (European citizen’ rights, Involvement and trust), una fondazione pubblica istituita nel 2015 il cui scopo principale è quello di “Piece together Europe’s citizenship”.
La prima parte dell’evento è stata dedicata al workshop ”Make European Citizens” il cui tema centrale è stato sull’ECI, “Diritto d’iniziativa dei cittadini europei” https://europa.eu/citizens-initiative/_it, ossia un tool che permette ai cittadini di partecipare direttamente e attivamente alla politica dell’Unione europea, il cui scopo è quello di proporre nuove leggi. Una volta registrata un’iniziativa, gli organizzatori hanno un anno di tempo per raccogliere almeno un milione di firme da almeno un quarto dei paesi membri.
Ad oggi sono pochi i cittadini europei, i giovani soprattutto, che sono a conoscenza dell’esistenza di questo sito web.
Malgrado ciò però: Raccolta di fondi, costruzione di coalizioni e comunicazione rappresentano i metodi più efficaci per raggiungere una strategia della campagna per un’ECI di successo.
Inoltre, per essere direttamente coinvolti nella politica europea, gli organizzatori dell’ICE hanno realizzato i seguenti strumenti:
–https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/it/stay-informed/citizens-app: ‘App’ per smartphone Android sviluppata dal Centro di supporto dell’ECI insieme a Democracy International, European Citizen Action Service e Referendum Institute Europe, che informa gli utenti sulle ultime iniziative dei cittadini europei.
Se si è davvero interessati a lanciare un’iniziativa per i cittadini europei, se ne sta promuovendo una o si è semplicemente interessati a discutere di potenziali iniziative, questo forum fa per voi:
La piattaforma è gestita dall’European Citizen Action Service (ECAS) a nome e per conto della Commissione europea.
A seguito del workshop, abbiamo partecipato al dibattito plenario tenuto da:
-Daniela Vancic, Responsabile del programma europeo di Democracy International,
-Martina Rubino, Coordinatrice dell’evento della Conferenza annuale ECIT
-Maite Pagazaurtundúa, membro del Parlamento europeo.
e da ulteriori relatori.
3 le principali tematiche affrontate:
1) Diritto all’istruzione e al lavoro a tutti, in tutti gli stati membri europei: la democrazia deve garantire uguaglianza anche e soprattutto con l’arrivo della popolazione ucraina in Europa;
2)Migrazione: vista come un’opportunità per colmare il divario tra i cittadini dell’UE e i cittadini di Paesi terzi. è un tema molto attuale e che riguarda ognuno di noi, soprattutto poiché stiamo assistendo ad un forte flusso migratorio dall’Ucraina dovuto alla guerra.
La commissione europea, a tal proposito, sta lavorando per ottenere la libertà di circolazione per tutti e un miglioramento dei diritti politici legati alla mobilità. Si è parlato di creare un vero e proprio “FEELING OF BELONGING”, ossia, cercare di essere cittadini più inclusivi nei confronti delle popolazioni extraeuropee.
3) -Erasmus+ trainings for teachers:
Di fondamentale importanza il tema relativo all’istruzione: è stata proposta l’idea di ampliare i progetti erasmus+ proponendoli non solo ai giovani ma anche e soprattutto agli insegnanti poiché sono loro che danno supporto ai bambini e facilitano, tramite la propria cultura personale e l’empatia, l’apprendimento. Il loro lavoro prevede un processo che si incentra su comprensione e conoscenza in modo da costruire lo sviluppo armonico dei ragazzi.
Durante l’evento si è discusso molto dell’attivismo civico europeo. Ma cos’è? Cosa significa?
Significa che noi cittadini europei dovremmo porci l’obiettivo di realizzare qualcosa di concreto per l’Europa nell’ambito delle politiche pubbliche, al fine di rendere effettivi diritti, tutelare beni comuni e sostenere soggetti in condizioni di debolezza: un modo per rendere l’Europa più unita.
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The European Youth Portal is an online platform offering European and country level information about opportunities and initiatives that are of interest to young people who are living, learning and working in Europe.
It addresses young people, but also other stakeholders working in the field of youth (youth organisations, youth workers, policy makers).
You can do something real by participating in all the online and onsite events, to behave as a Eu citizen and to contribute towards the active civic engagement from different angles, with different ideas & suggestions:
-Democratic participation
-Your rights & inclusion
-Sustainable development
-#EUYouth4Peace
-Intercultural understanding
-Sports
2022 is the “European Year of Youth”, a year shining a light on the importance of European young people to build a better, greener, more inclusive and digital future. It offers plenty of opportunities to learn, meet people and engage in activities all over the country.
The same objectives and ideas are shared by giovanichimere association that is committed to promoting EU values at local level, by organising cultural events and projects for young adults, in order to help them discover all the initiatives implemented by the European Union.
The value at the core of this association is youth self-development for building a more inclusive community, based on the principles of solidarity, sustainability, equal opportunities, human rights and cooperation.
Are you interested in European conferences or debates?
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What are you waiting for? Take part in all the European activities!
Here’s the link to discover the European Youth Portal:
Il Portale europeo per i giovani è un sito web che offre informazioni a livello europeo e nazionale sulle opportunità e le iniziative di interesse per i ragazzi/e che vivono, studiano e lavorano in Europa.
Si rivolge soprattutto a loro ma anche ad altri soggetti che operano nel settore della gioventù (organizzazioni giovanili, operatori giovanili, responsabili politici, ecc.)
Potete fare qualcosa di concreto partecipando a tutti gli eventi online e in loco, per comportarvi come dei veri e propri cittadini europei contribuendo attivamente all’impegno civico da diversi punti di vista, con idee e suggerimenti diversi:
Partecipazione democratica
Diritti e inclusione
Sviluppo sostenibile
#EUYouth4Peace
Comprensione interculturale
Sport
Il 2022 è l’Anno europeo della gioventù, un anno che si focalizza sui giovani europei al fine di dar loro tutti gli strumenti per costruire un futuro migliore, più verde, più inclusivo e digitale. Offre, quindi, molte opportunità per imparare, incontrare persone e partecipare ad attività in tutto il Paese.
Gli stessi valori e le stesse idee sono condivisi dall’associazione giovanichimere, che si impegna a promuovere eventi e progetti culturali il cui scopo principale è quello di aiutare i giovani e non della regione Molise a creare nuove opportunità di apprendimento e professionali e a scoprire tutte le iniziative messe in atto dall’Unione Europea per rafforzare le comunità locali e tutti i suoi Stati membri.
Il valore al centro di questa di questa associazione è la crescita dei giovani al fine di costruire comunità più inclusive, basate sui principi di solidarietà, sostenibilità, pari opportunità, diritti umani e cooperazione.
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Ecco il link per accedere all’European Youth Portal:
Lo staff di giovanichimere ha intervistato Bektha, una giovane attivista europea entusiasta dell’Europa.
Bektha ci parla della sua esperienza nei programmi europei e del ruolo che i giovani possono ricoprire nel prendere decisioni importanti per la comunità sociale. Particolarmente interessante è il consiglio di Bektha ai giovani che vengono dalle realtà rurali più piccole, come il Molise.
Ecco nel dettaglio cosa abbiamo chiesto a Bektha:
min. 0.11 = Presentazione di Bektha e descrizione dei programmi europei ai quali ha preso parte finora;
min. 2.55 = Cosa ti spinge a prendere parte ai programmi dell’U.E. come Interreg Volunteer Youth? Consiglieresti ai giovani di fare lo stesso?
min. 7.33 = Sei cresciuta a Strasburgo, una città piuttosto grande e che ospita diverse istituzioni europee. Questo non è il caso di tanti giovani che vivono in piccoli paesi, dove mancano i servizi e dove non vengono organizzati dei veri e propri eventi europei. Questo potrebbe portare ad essere demotivati nei confronti dell’Europa che sembra non prendere in considerazione le piccole realtà rurali. Pensi che i luoghi in cui hai vissuto abbiano contribuito allo sviluppo dell’U.E. più facilmente? Infine, hai qualche consiglio per i giovani che vivono in zone rurali, come il Molise?
min. 30.45 = Sicuramente i programmi europei portano a risultati tangibili. A proposito di questi, qual è l’impatto che le iniziative in ambito europeo hanno sui territori locali e sulla comunità europea nel suo insieme? Ci puoi esporre qualche esempio pratico basato sulle tue impressioni personali?
min. 37.58 = Hai detto che probabilmente le istituzioni sottovalutano le competenze dei giovani perché non sono realmente abituate al fatto che i giovani possano svolgere un ruolo attivo nel processo decisionale. Secondo la tua esperienza, cosa succede quando i giovani condividono le loro idee? La condivisione a quale tipo di cooperazione può portare?
È la regione più giovane d’Italia e la più piccola subito dopo la Valle d’Aosta. Due caratteristiche che di certo non giovano allo sviluppo del settore turistico locale… tanto che per molti questo territorio sembrerebbe addirittura “non esistere”!
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, meglio svelare l’arcano: stiamo ovviamente parlando del Molise. Eppure, con i suoi 35 chilometri di costa che si affacciano sul mar Adriatico, la regione può vantare spiagge poco antropizzate, dalle acque limpide, dove è possibile intravedere i numerosi e bellissimi borghi storici che sorgono proprio a due passi.
Termoli, Campobasso.
IL PROGRAMMA EUSAIR
Nel 2014 il Molise ha quindi aderito alla “Strategia UE per la Regione Adriatico Ionica”, meglio conosciuta come programma EUSAIR. Il progetto è volto a rafforzare la cooperazione e la coesione territoriale tra diversi paesi e regioni, sia dentro che fuori dall’Unione Europea.
Molto spesso, infatti, paesi vicini condividono simili caratteristiche e sfide da affrontare. È solo rafforzandone il dialogo istituzionale che si possono superare le divergenze e gli ostacoli legislativi, a beneficio di tutti. Non a caso, l’obiettivo del programma consiste nel lavorare collettivamente alla ricerca di soluzioni durature, capaci di intensificare lo sviluppo economico, sociale e culturale delle nazioni partecipanti.
Oggi la strategia EUSAIR vede la partecipazione di 4 Stati membri (Croazia, Grecia, Italia, Slovenia) e 5 paesi extra-europei (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord). La macroregione interessata copre l’area Adriatico-Ionica, abitata da ben 70 milioni di cittadini.
SETTIMA EDIZIONE DEL FORUM EUSAIR
Con cadenza annuale viene organizzato un forum per discutere dei risultati raggiunti e delle aspettative future. Un’occasione a dir poco imperdibile per il team di giovanichimere. Dal 16 al 18 maggio 2022 siamo quindi volati a Tirana, in Albania, prendendo parte alla settima edizione dell’evento.
Quest’anno la discussione si è rivelata particolarmente interessante e costruttiva. Dopo diversi anni di attività, la strategia EUSAIR è infatti stata ripensata e innovata, in vista di un futuro allargamento ad altri paesi. Le migliorie apportate sono confluite in un documento ufficiale, la Dichiarazione di Tirana, consultabile cliccando qui.
Il forum si è svolto presso il Maritim Hotel Plaza Tirana, affiancato da numerosi eventi e workshop paralleli. Quattro le principali tematiche approfondite:
Tutela dell’ambiente e sostenibilità
Mobilità e trasporti
Sviluppo dell’ambiente marino
Promozione del turismo sostenibile
Ricco di fiducia il discorso della Commissaria Europea per la Coesione e le Riforme. Elisa Ferreira, con il suo discorso iniziale.
IL CONTRIBUTO DI GIOVANICHIMERE
Tenuta nella Capitale Europea dei Giovani 2022 e nell’anno europeo dei giovani, l’edizione di Tirana non poteva non dedicare il giusto spazio alle nuove generazioni, permettendo loro di confrontarsi direttamente con le istituzioni e le autorità competenti.
In qualità di associazione giovanile, noi di giovanichimere abbiamo avuto il piacere di rappresentare la voce dei nostri giovani, nel corso del side event dedicato al progetto AI-NURECC Plus, organizzato dall’Euroregione Adriatic-Ionian. Di seguito un estratto del nostro intervento, curato dalla fondatrice dell’organizzazione, Milena Pallotta:
“Provenendo da una comunità Arbereshe del Molise, conosco molto bene lo scambio e l’inclusione che lega i nostri popoli, che oggi rappresenta un importante esempio di cooperazione. Oggi discutiamo la strategia futura per l’Area Adriatico-Ionica, ed è il momento per capitalizzare su questo patrimonio che lega i nostri popoli. Noi giovani siamo il futuro dell’Area Adriatica-Ionica, e per poter pianificare una buona strategia EUSAIR a lungo termine, è necessario tener in considerazione il punto di vista dei giovani. Abbiamo potuto imparare dai nostri padri e dai nostri nonni l’importanza della cooperazione nell’Adriatico, e ora vogliamo prenderne parte attiva – per questo, è importante dar fiducia ai giovani e coinvolgerli.”
Siamo stati felice di rappresentare il nostro territorio, la nostra terra. Dar voce ai giovani che la abitano, ma soprattutto vivono, è per noi motivo di orgoglio e una ragione in più per portare avanti il nostro progetto. Vogliamo quindi concludere con un ringraziamento verso chi ci supporta, rendendo possibile tutto questo.
In futuro speriamo di coinvolgere sempre più ragazzi nelle politiche europee, regionali e nazionali. Il primo potresti essere proprio tu!
Ti ricordiamo che puoi seguirci sul nostro sito e sui principali social. Contattaci per maggiori informazioni!
Spesso, pur vivendo nell’Unione Europea, non se ne conoscono le istituzioni. Allo stesso modo, si ignora l’impatto delle politiche comunitarie nella vita di tutti i giorni. È il caso di molti, anzi, di troppi cittadini.
Per questo motivo, l’associazione giovanichimere è impegnata nella promozione di eventi e progetti culturali. L’obiettivo è far conoscere, a giovani e non, le iniziative che l’Europa mette in atto per supportare i singoli individui, le comunità locali e i paesi membri.
Il 10 Agosto 2022 abbiamo quindi preso parte al webinar “EU Basics”, organizzato dal Parlamento Europeo e parte del programma “together.eu”. Siamo felici di aver contribuito, attraverso i nostri canali social, a diffondere maggiore consapevolezza riguardo all’Unione Europea. In particolare, quest’occasione ha permesso ai partecipanti di averne un’idea più chiara e consapevole, grazie all’analisi dei seguenti aspetti:
La nascita: ragioni e allargamento
Le principali istituzioni
Il processo legislativo
Competenze esclusive e concorrenti: cenni al mercato unico e alla politica commerciale
I fondi europei
Cooperazione europea: vantaggi per i paesi membri
Ti sei perso l’evento? Non preoccuparti! Stiamo attualmente lavorando a diversi workshop incentrati proprio sul funzionamento degli organismi comunitari, che vedranno luce nel prossimo futuro. Non perderteli!
Ma non è finita qui! Sulle nostre pagine (Facebook, Instagram, sito web…) pubblichiamo con cadenza regolare iniziative europee di vario genere, con temi che spaziano dalla sostenibilità ambientale alla cooperazione europea, passando per il benessere degli animali.
Seguici per restare sempre aggiornato sulle nuove opportunità di formazione e mobilità giovanile!
Pronto per prendere parte al cambiamento? Ti aspettiamo!
Photos by Guillaume Périgois, Mica Asato Frederic Köberl and Mika Baumeister (Pexels.com, Unsplash.com)
Giovedì 28 luglio si è tenuto il webinar “The future of mountain areas: challenges and opportunities” (Il futuro delle aree montuose: sfide e opportunità).
Nel corso dell’evento sono state affrontate numerose tematiche, tra cui:
Politica di Coesione europea
Cooperazione transfrontaliera nelle zone di confine
Sviluppo sostenibile delle aree montuose
Cambiamento climatico
L’iniziativa, organizzata e promossa da una coppia di volontarie IVY, ha visto la partecipazione di diversi esperti, che lavorano ai seguenti progetti europei:
Gli speaker hanno condiviso con i partecipanti le proprie esperienze ed iniziative, soffermandosi sulle criticità e potenzialità dei territori in cui operano (Pirenei, Alpi, Carpazi…). Grazie ai loro interventi, i partecipanti hanno potuto cogliere ed apprezzare il valore dello spirito di collaborazione, che ha come base il contributo delle comunità locali, e prima ancora, dei singoli cittadini.
Il focus sui giovani, nell’anno europeo a essi dedicato, si è rivelato particolarmente significativo. Non a caso, la salvaguardia delle aree montuose ci impone di guardare anche e soprattutto alle nuove generazioni. Fortunatamente, i ragazzi hanno dimostrato di avere molto a cuore la questione ambientale: i giovani sono spesso impegnati attivamente, anche nella quotidianità, nel contrastare il riscaldamento globale e le sue conseguenze. È un punto di partenza importantissimo, che dà rilevanza ancora maggiore al ruolo dell’istruzione, nel nostro come in altri paesi.
In un mondo digitale, che ci spinge a volere tutto e subito, gli speaker ci hanno inoltre ricordato che non sempre esistono soluzioni semplici. A volte bisogna raggiungere compromessi, anche politici, specie se si parla di clima. Nel 2022, anno internazionale per lo sviluppo sostenibile delle aree montuose, è arrivato il momento di agire. La cooperazione transfrontaliera richiede infatti risorse, energie e tempo per dare i suoi frutti. Ma quando questi frutti vengono raccolti, tutti gli sforzi sono ampiamente ripagati.
Sei interessato ai progetti europei? Non perderti i prossimi eventi! Puoi seguirci sul nostro sito e sui principali social e contattarci per maggiori informazioni. Ti aspettiamo!
“Molise in miniatura: alla scoperta del Molise, alla scoperta della Politica di Coesione“, è un evento che mira a promuovere la Politica di Coesione e stimolare un dialogo tra cittadini, studenti ed esperti in cooperazione territoriale e coesione in Europa.
Ma che cos’è la Politica di Coesione?In parole semplici, è una strategia sviluppata dall’Europa per far in modo che tutte le nazioni e regioni Europee raggiungano lo stesso livello di benessere, in ogni campo; l’idea di fondo è “ridurre il divario fra le diverse regioni dell’Unione Europea e il ritardo delle regioni meno favorite”, sul campo economico, sociale e territoriale. La politica di coesione, pertanto, promuove uno «sviluppo territoriale» più equilibrato e sostenibile.
Ma cosa fa l’Europa in concreto per raggiungere questo obiettivo? In realtà, un sacco di cose! La «politica di coesione» è sviluppata tramite centinaia di migliaia di progetti in tutta Europa che ricevono finanziamenti attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Anche in Molise sono tantissimi i progetti europei attivi con tal fine.
Ed ecco spiegato il perchè di questo evento: permettere a cittadini e studenti Molisani di scoprire la politica di coesione e i progetti locali che essa finanzia.
Il 14 Ottobre le protagoniste sono state le 8 miniature rappresentanti bellezze architettoniche / naturalistiche / sociali della regione Molise, promuovendo il turismo sostenibile come una delle strategie per una maggior coesione interregionale europea. Ognuna delle 8 miniature ha rappresentato un punto di dibattito sul tema della Politica di Coesione: sostenibilità, tradizioni, istruzione, minoranze, dialogo e tolleranza, benessere marino, alimentazione. Davanti ogni statuina era presente un box contenente le domande e osservazioni che via via venivano scritte dagli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi. In questo modo è stato possibile attivare un confronto e una discussione dei diversi temi presentati. Grazie all’intervento dell’artista Ylenia Paladino, che ha realizzato queste opere, gli studenti e i cittadini hanno potuto comprendere il processo creativo e tecnico che ha portato ad avere come risultato finale queste bellissime miniature.
Tra apprendimento formale e non-formale, grazie anche all’animazione musicale del gruppo “The Trippers“, i ragazzi hanno potuto apprezzare un modo diverso di far cultura.
Le statuine saranno attaccate alle pareti di alcune case del centro storico di Montecilfone come segno indelebile di questo importante evento!
Il 15 Ottobre la giornata si è aperta con la Conferenza e Dialogo Aperto sulla Politica di Coesione, la Cooperazione nell’Adriatico e i progetti di cooperazione territoriale attivi in regione Molise. Grazie alla partecipazione di molti esperti molisani in cooperazione, i partecipanti hanno potuto capire cosa l’Europa permette di sviluppare qui in Molise e i progetti reali che sono stati sviluppati nel territorio molisano. Ad aprire la conferenza è stato il Consigliere Comunale Eliano De luca con saluti e ringraziamenti. In collegamento a distanza abbiamo avuto il piacere di ascoltare Francesco Cocco, Segretario Generale e Direttore dell’Euroregione Adriatic-Ionian, che ha sottolineato l’importanza della Politica di Coesione ed ha presentato i progetti Interreg “Sostainable Tourism” e “Youh4Cohesion“. Si sono poi succeduti gli interventi di Marika Spirito, Assistente al Progetto Euroregione Adriatic-Ionian, la Giornalista e Scrittrice Fernanda Pugliese la quale ha parlato dell’importanza storica del mare Adriatico, un mare che ha permesso le prime cooperazioni tra le due coste. La conferenza ha proseguito con ChiaraCancellaro dell’Associazione EURelations che ha presentazione del progetto “Interreg Interfide“, che mira a migliorare e supportare il dialogo interreligioso nella cooperazione Italia-Albania-Montenegro e Lucia Cerrato, giovane volontaria IVY -“Interreg Volunteer Youth“. A chiusura della conferenza il Sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, ha elogiato l’evento voluto proprio in un piccolo paese arberëreshe come Montecilfone, sottolineando come la Politica di Coesione e la Cooperazione territoriale siano temi che possono aiutare anche le piccole realtà molisane. Importantissime sono state le risposte alle domande e osservazioni scritte il giorno precedente dagli studenti agli esperti locali.
Si ringraziano TermoliWild con Ezio Varrassi per le riprese, il fotografo Max Marsilio per le bellissime fotografie, Zona Rossa WebTV con Gabriel Paolone e la RAI per i servizi televisivi.
Il Dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile universale ha confermato la pubblicazione del bando per volontari di servizio civile entro fine anno 2020.
Ma che cos’è il Servizio Civile? A chi si rivolge e come si può partecipare??
Il Servizio Civile è un programma di volontariato nazionale, aperto a giovani tra i 18 e i 28 anni residenti in Italia o in Europa.
Permette di prender parte a progetti sociali di vario genere, come progetti ambientali, di protezione civile, progetti con bambini, anziani o persone in difficoltà, progetti di promozione del patrimonio artistico e culturale, progetti rivolti alla pace e cooperazione tra i popoli e molto altro!
La sua caratteristica distintiva è nella possibilità di effettuare un periodo di volontariato di 8 – 12 mesi in Italia, in Europa o in Paesi extra-europei, come in Sud-America, negli Stati Uniti, in Asia, Africa ecc.
Le condizioni variano a seconda del luogo in cui si presta servizio:
in Italia, riceverai un pocket money mensile pari a 433,80 € e un rimborso spese per il viaggio, qualora necessario;
all’estero, avrai diritto al pocket money mensile di 433,80 €, e in aggiunta avrai l’assicurazione sanitaria coperta dal programma, il rimborso per il viaggio di andata e ritorno presso il luogo di destinazione, e un’indennità giornaliera, a seconda del costo di vita del paese ospitante, per coprire le spese quotidiane di vitto e alloggio.
Prender parte a un progetto:
Partecipare a un progetto di Servizio Civile non richiede alcuna competenza specifica, tuttavia per alcuni progetti è necessario saper parlare la lingua del posto e possono esser richieste alcune soft-skills. È importante leggere bene la scheda di ogni progetto per vedere se il posto e la missione sono conformi alle tue capacità, necessità e aspettative.
Per poterti candidare ad un progetto, devi attivare lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che ti permetterà di candidarti direttamente tramite il portale online.
Puoi trovare più info su come richiedere lo SPID QUI
Avete mai sentito parlare del programma Erasmus per Giovani Imprenditori? Vi incuriosisce?? Avete mai desiderato dar vita a un vostro progetto ma, senza sapere come, vi sembrava impossibile???
Ecco, noi ci abbiamo provato. Siamo entrati in quella che é l’imprenditorialitá giovanile e abbiamo colto, ancora una volta, le opportunitá di sviluppo che l’Europa ci offre.
Erasmus per Giovani Imprenditori é a tutti gli effetti uno “scambio professionale”, in cui un giovane imprenditore (non ha importanza l’etá, ma la “giovinezza” della sua impresa – non oltre 3 anni di attivitá imprenditoriale nel settore scelto) puó fisicamente incontrarsi con un imprenditore esperto e fargli tutte le domande scomode che gli passano per la testa.
Perché?
Per poter capire e imparare come funziona il tutto. Le cose sono molto più facili quando c’ è qualcuno disposto a spiegarle.
Avrete quindi la possibilità di poter scoprire se l’imprenditorialià fa davvero al caso vostro e, in caso affermativo, poter analizzare da una visuale interna quale forma di impresa si adatta al meglio alle vostre esigenze. Potrete imparare dal vostro imprenditore esperto come gestire il team e pianificare il lavoro, come sviluppare una buona analisi dei rischi e quali sono gli stumenti migliori per analizzare le necessità della vostra futura clientela.
Come ogni scambio, anche Erasmus per giovani imprendiori arricchiesce entrambe le figure coinvolte. Anche se vi sembrerà di non aver le competenze e l’esperienza necessaria per apportar reali benefici all’impresa ospitante, il programma è pensato proprio per fornire un nuovo stimolo all’imprenditore esperto. Spesso, quando si lavora nello stesso progetto da anni, si rischia di soffrire per mancanza di innovazione, a volte può sembrar di non avere nessuna idea ulteriore per far progredire la prorpia azienda. Ed è proprio qui che il nuovo imprenditore va a costituire un’inesauribile fonte di nuovi spunti, idee e suggerimenti. Talvolta saranno proprio le sue domande e la sua inesperienza a proporre nuove sfide per l’azienda stessa.
giovanichimere muove i suoi primi passi proprio all’interno del programma Erasmus per giovani imprenditori, ricevendo il supporto necessario nel delineare tutte le questioni tecniche e pratiche tipiche degli inizi.
Oggi vi presento 3 dei numerosi programmi di cooperazione accessibili a giovani italiani:
Servizio Civile
Corpi Europei di Solidarietá
Interreg Volunteer Youth
Servizio Civile
Il Servizio Civile è un programma tutto italiano, ma presente anche in altri paesi d’Europa, sviluppato dai reciproci governi (ad esempio in Francia e in Germania).
Nasce alla fine della seconda guerra mondale per offrire ai giovani dei paesi maggiormente colpiti dalla guerra la possibilità di avere un’alternativa al servizio militare, che comprendesse un coinvolgimente sociale.
Negli anni si è modificato e sviluppato, fino a diventare internazionale, com’è oggi.
Questo programma offre a giovani europei dai 18 ai 28 anni la possibilità di esser coinvolti in un progetto sociale (dalle tematiche più varie, che possono riguardare l’ambiente, attività con i bambini, con i giovani o meno giovani, attività in centri culturali, musei, centri sportivi e cosí via) in Italia o all’estero.
Il Servizio Civile prevede progetti locali. regionali, nazionali o internazionali e si puó svolgere solo una volta. Solitamente il progetto dura tra gli 8 e i 12 mesi ed é prevista un supporto economico per coprire le spese durante tutto il periodo del progetto.
Corpi Europei di Solidarietá
Il programma ESC (European Solidarity Corps) é un programma di volontariato europeo pensato per giovani di 18 – 30 anni (a volte accessibile a +16).
Consiste nel partecipare a un progetto sociale (ancora una volta, le tematiche possono essere delle piú varie, con i bambini, anziani, in centri sociali, culturali, sportivi o ambientali) all’estero per una durata di almeno 2 mesi, fino a massimo un anno.
Ci sono progetti disponibili in ogni paese europeo, con diversi temi e diversa durata, inoltre il programma offre un pocket money, l’alloggio e il rimborso del viaggio, in modo da garantire una partecipazione inclusiva per tutti coloro che vogliano partecipare.
Al temine del progetto, riceverai anche un certificato di partecipazione, dove saranno evidenziate tutte le nuove skills acquisite.
Interreg Volunteer Youth
Il programma IVY ha tratti simili al programma di volontariato europeo, infatti possiamo considerarlo come un sub-programma dell’ESC.
La principale differenza tra un progetto ESC e un progetto IVY é nell’impatto a cui mirano. I progetti ESC sono pensati per dar l’opportunitá ai giovani europei di sviluppare azioni a livello locale. Il coinvolgimento della comunitá locale é un fattore estremamente importnate. Si punta a uno sviluppo individuale (di quel giovane che andrá all’estero e avrá l’opportunitá di vivere un’esperienza nuova e diversa) per arrivare a uno sviluppo locale (dell’intera comunitá che potrá beneficiare delle attivitá organizzate dal nuovo volontario).
I progetti IVY sono invece progetti di cooperazione transfrontaliera, quindi progetti di cooperazione tra regioni di confine, appartenenti a diversi paesi europei. Si punta meno a un impatto locale, e piú alla dimensione transfrontaliera. Per questo motido, anche la metodologia dietro il progetto é leggermente diversa. Mentre nell’ESC si sviluppano molte attivitá di apprendimento non formale, nell’IVY queste sono molto meno presenti.
Tra le altre cose, offre la possibilitá di viaggiare per meeting tra partner, di poter comprendere alcuni principali meccanismi di cooperazione internazionale ed europea.
Anche in questo caso l’Europa offre un pocket money, per poter coprire tutte le spese del progetto e rimborsa il viaggio verso la destinazione scelta (non é obbligatorio dover andare all’estero; questo progetto si puó svolgere anche nel tuo paese di origine).
Eccoci qui, durante uno dei periodi piú difficili per l’Italia, l’Europa e il mondo intero. Pianificare il futuro é qualcosa di estremamente difficile al momento, e chi ne subisce maggiormente le conseguenze sono proprio i giovani, quelli che di piani, sogni e aspirazioni ne hanno valigie piene.
Valigie, si. Perché giá prima della pandemia la situazione non era poi cosí rosea per noi, e spesso aggrapparci a queste valigie e a un biglietto solo andata per l’Europa era la nostra unica speranza.
Ma oggi non abbiamo piú nemmeno questo. Viaggiare in tempi di covid-19 non é semplice, se non addirittura “illegale” di tanto in tanto. E non proviamo nemmeno a domandare a qualche azienda nostrana di incrementare le assunzioni giovanili, in un periodo in cui anche i marchi piú forti sono in bilico, sarebbe un rischio troppo grande.
E allora che fare??
A che aggrapparci questa volta?
Ció che ci viene in aiuto, per una volta, é proprio il nostro essere giovani. La giovane etá, che spesso ci é limite per mancata esperienza-professionalitá-sicurezza, non ci riempie le valigie solo di sogni e speranze, ma anche di forza, coraggio, perseveranza, un pizzico abbondante di follia e sfacciataggine quanto basta.
E allora, quando tutto il mondo vi rema contro, voi cambiate corrente e continuate a lavorare su voi stessi e suoi vostri sogni, con quella fiducia cieca che solo l’inesperienza puó portare.
E allora oggi é il tempo di studiare piú forte, lavorare piú duramente, imparare una nuova lingua, fare una nuova ricerca. Continuare a costruire.